SPAZIALIZZAZIONI DI FORME ELEMENTARI
Analogamente alle Superfici a interferenza luminosa, le Spazializzazioni di forme elementari.
indagano il problema del passaggio dalla bidimensionalità alla tridimensionalità mediante minimi innalzamenti strutturali della superficie, secondo una logica di sviluppo intesa come sistema di trasformazioni e possibilità di variazioni morfogenetiche.
L’opera si presenta come campo strutturato dai minimi di consistenza volumetrica, percorso da piani inclinati determinati da partizioni definite dello spazio bidimensionale della figura di base che talvolta danno luogo a un programmato movimento cinetico: uno spostamento lentissimo e appena percepibile delle superfici. La molteplicità degli angoli visuali rende continuamente mutevole e ambigua la percezione dell’intera superficie.
Performance II 1,2,3
1972
poliuretanico su legno
dimensioni variabili
Superficie cromatica con effetti di spazializzazione
1973
acrilico su tela
cm. 60x60
Spazializzazione di forma elementare quadrata - superficie Q 3
1974
poliuretanico su legno
cm. 80x80x9
Spazializzazione di forma geometrica elementare triangolare - superficie T 6
1974
poliestere su legno
cm. 69x 80x5
Superficie spazializzata cromoplastica Tc 1
1974
tecnica mista
cm. 86,5x100x4,5
Segni di spazializzazione
1976-79
tecnica mista
cm. 25x25x1,5
Direzioni di spazializzazione di forma elementare Td 3.1
1981
tecnica mista
cm. 90,5x108x13
Direzioni di spazializzazione di forma elementare Td 4.1
1981
acrilico, asticella di legno, cartoncino su tavola
cm. 25x25x3
Struttura plastica componibile T spc12
1972-82
poliuretanico su legno
misure variabili
Spazializzazione di forme quadrate bcd 2
1982
cartoncino operato, cartone su tavola
cm. 101,8x72,8
Spazializzazione di forme triangolari bc 2
1982
cartoncino operato, cartone su tavola
cm. 72,8x101,8